L'artiglieria all'assedio di Padova nel 1509

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batteria dietro ai Carmini, a colpire di fianco il bastione di Codalunga, sporgente nei campi 400 piedi (138 metri) fiuto di triplice palafitta e terra battuta, largo 12 braccia (metri 8.196), chiave di tutte le fortificazioni, espugnato il quale sarebbe stato facile penetrare nella città agognata. Questa batteria faceva gran danno, nondimeno gli assediati rispondevano bravamente; e in quell’incrocio di fochi, fra gli spari di tante bombarde « che parea quando Giove irato tuona » la città ne era scossa come per terremoto (Q 11 28 settembre l’esercito della lega riprese a cannoneggiare furiosamente. « Die XXVIII septembris.... a die veneris circha horam 111 usque ad diem sabbati circa horam XVI, Teutones et alii extrinseci projeerunt plus quatn 1500 balotas diversarum sortium». Adunque per testimonianza di Jacopo Bruto dalle 9 di sera del venerdì 28 settembre alle io del mattino successivo, si scagliarono contro la indomita città più di 1500 palle di varia misura, e parve una raffica di projetti. Ora quante erano le bocche da fuoco nel parco d’assedio che nel volgere d’una notte e d’un mattino lanciarono questi 1500 projetti? Le notizie discordano. Il citato Bruto le fa salire a 500 « erant circha petii quingenti artellariaruni magnarum et medianarum et minutarum». Cifra esagerata; ma il notaio Padovano non poteva verificarla da sè, e la riferiva sulla fede di persone, cui la fantasia esaltata ingrandiva le cose (-). Altri dicono che i cannoni erano 200, altri 120 da campagna e 29 d’assedio. La cifra più attendibile è quella di 136 data dallo Schònherr e desunta dalle lettere scritte dal campo imperiale che egli ebbe sott’ occhio ( ;! ) : ed è un bel numero se si pensa al denaro al tempo alla fatica occorsa per fabbricare condurre di cosi lontano e provvedere di munizioni

(1) A questa situazione allude Nicolò degli Agostini coi versi seguenti; Et a sedici giorni di settembre piantò l’artiglierie quel popol franco tal eh'un bosco de brontio par eh'assembro posto in dui lochi alla città per fianco ma quei eh' orati rinchiusi entro lo mura li risponderai! senza aver paura. (Li successi bellici seguiti nell' Italia dal fatto d’armi di Cieradadda nel MCCCCCIX fino al presente MCCCCCXXI, cosa bellissima et nuova stampata da Nicolò Zopino con licentia et privilegio della illustrissima Signoria di Venezia). (2) Il Cordo (I.a obsidione di Padua, canto 111, pag. 55, ott. XIV) scrive: * oran ducente ottanlaquattro bocche». (3) « Liei dcr Belagerung voti Padua wurden, wic briefe aus dera Kaiserlichem Lager versichern, 136 Ceschiiue verwendct ». Oltre dì queste il 18 settembre erano a Verona adunate altre artiglierie da trasportare, ma vi rimasero giacenti.