L'elemento slavo nell'albanese della Calabria Citeriore
nt. neotedesco o tedesco moderno, oland. olandese. Rape. Rapsodie d’ un poema albanese raccolte nelle colonie del Napoletano , tradotte da G. De Rada—Firenze 1864. Rossi. Vocabolario italiano epirotico Roma 1866. S. B. Ul. S. Benedetto Ulano. S. Dem. S. Demetrio. slov. d'lt. sloveno d’ltalia. rum. rumeno. serb. serbo. si. slavo. to. tosto. venet., venez. veneto, veneziano.
SAGGIO LESSICALE COMPARATIVO
bdba — vecchia, avola, asl., nsl., ser., bulg.: bdbnjak, semplicione, pettegolone, nsl., ser. In proposito è necessario anzitutto avvertire che presso gli Slavi questo vocabolo assume anche valore di nome di luogo. Pare che fin dai tempi del loro paganesimo gli Slavi, dietro le illusioni confuse di miti iperborei, con ingenuità patriarcale, nelle regioni per le quali passavano o dove si stanziavano per un certo antropomorfismo rudimentale solessero denominare le cime dei monti dal nome più caro e comune di padre, madre, avola: tata, mati, baba f attribuendo come ad altrettanti numi protettori delle loro errabonde raarcie, o delle affaticate sedi, virtù e qualità famigliali ai colossi che per le caratteristiche, spiccate forme esercitassero ascendente sulle loro esuberanti fantasie, inspirandovi senso o di maestà o di venerabilità o per antitesi di goffaggine. Cosi, per esempio, per attenerci ai territori slavi d’ltalia, troviamo ivi parecchi luoghi d'un’importanza quasi strategica designati coll’appellativo di baha\ e in tutte codeste località l’epiteto è spiegabilissimo per una certa forma tozza dei rilievi ai quali è attribuito. Troviamo nel territorio di S. Pietro degli Slavi o
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