L'artiglieria all'assedio di Padova nel 1509

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al Brisigirella e sì trasferì in Santa Giustina, Li adunque convergevano i fochi, e caddero in quei giorni quelle palle di ferro e di pietra, lanciate a giudicare dal calibro, da una quartana, (poiché alle quartane o cortaldi i tecnici assegnano lunghezza di m. 2,70 e calibro di min. 263) che sono sull’architrave della porta, come s’è visto; e in danneggiato esternamente il muro della biblioteca colpito da altro grosso globo ferreo. Coi tiri retti atterrarono lunghi tratti di muro sia verso porta Savonarola sia verso Porcilia (*). Già quattrocento passi e più di muro avevan abbattuto e raso a terra, et io l’ho misurato e sta sicuro che in cosa alcuna il mio cantar non erra ; in dirti il ver in tutto mi procuro nè punto vengo a manco di sta guerra, che il tutto vidi, perchè ero presente eh’ io numero ancor tea tra l’ altra gente. Così il Cordo ( 2 ). Eran dunque caduti fra una parte e l’altra 712 metri di muro; al quale atterramento contribuì col suo cozzo la palla cava del Museo Civico. Nella notte dal 18 al 19 tacquero le bombarde; la qual breve sosta deve attribuirsi a che si preparava l’assalto della fanteria al bastione di Codalunga ( 3 ); c tra l’altro si radunavano molte fascine per buttarle nelle fosse dove l’acqua era bassa per lunga siccità e passar sopra. Stavano a difesa dei bastioni, riparati con gabbioni di terra e palafitte, insieme con l’altra gente, gli arcieri del contado. «I Viniziani, oltre che abbiano nella terra un’infinità di contadini i quali dì c notte con le lor donne lavorano nei ripari, hanno anche fatto venir da Venezia più di diecimila archi; e come i Tedeschi si accostano al bastione in istretta ordinanza per assalirlo, cosi di subito salta sopra i ripari una turba di villani

(i) Nell’incisione che precede il poemetto «La obsidione », ni fianchi del bastione della gatta sì vedono le mura squarciate. (a) O sacri tempi ! o liberi vati correnti in guerra, poi fra le danze e i calici cantanti su la terra salvata ! G. Carducci, ! Voti (3) Detto poi della Gatta. « Nostri erano su le nutra a la guarda mostravano una Gata a li minici, so è la coda, amatandoli li venisse a tuorla », Sanuto, IX, 194.